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Il dono di profezia Uno dei doni dello Spirito Santo è la profezia. Questo dono è un segno che identifica la chiesa del rimanente e si è manifestato nel ministero di Ellen G. White. Quale messaggera del Signore, i suoi scritti sono una continua e autorevole fonte di verità e offrono alla chiesa incoraggiamento, guida, istruzione e correzione. Essi affermano anche, in modo chiaro, che la Bibbia è la norma in base alla quale ogni insegnamento e ogni esperienza devono essere provati (cfr. Gal 2:28,29; At 2:14-21; Eb 1:1-3; Ap 12:17; 19:10).
La legge di Dio I grandi principi della legge di Dio sono contenuti nei dieci comandamenti e sono stati manifestati nella vita di Cristo. Essi sono l’espressione dell’amore di Dio, della sua volontà e dei suoi propositi relativi alla condotta e alle relazioni umane e sono vincolanti per tutti gli uomini di ogni epoca. Questi principi costituiscono la base del patto di Dio con il suo popolo e rappresentano il criterio del giudizio. Grazie all’opera dello Spirito Santo, essi indicano il peccato e risvegliano il desiderio di un Salvatore. La salvezza viene attribuita per grazia e non per opere, ma i suoi frutti si manifestano nell’ubbidienza ai comandamenti. Questa ubbidienza sviluppa un carattere cristiano e produce effetti positivi. È una dimostrazione del nostro amore per il Signore e dell’interesse per i nostri simili. L’ubbidienza della fede dimostra la potenza di Cristo nel trasformare la vita e perciò rafforza la testimonianza cristiana (cfr. Es 20:1-17; Sal 40:7,8; Mt 22:36-40; Dt 28:1-14; Mt 5:17-20; Eb 8:8-10, Gv 16:7-10; Ef 2:8-10; 1 Gv 5:3; Rm 8:3,4; Sal 19:7-14)
Il sabato Il Creatore, dopo i sei giorni della creazione, si riposò il settimo giorno e istituì il sabato per tutti come memoriale della creazione. Il quarto comandamento dell’immutabile legge di Dio richiede l’osservanza di questo settimo giorno, il sabato, come giorno di riposo, di culto e di servizio in armonia con l’insegnamento e l’esempio di Gesù, Signore del sabato. Il sabato è un giorno di comunione con Dio e con il prossimo. Esso è un simbolo della nostra redenzione in Cristo, un segno della nostra santificazione, un’espressione della nostra fedeltà , un’anticipazione del nostro futuro eterno nel regno di Dio. Il sabato è il segno perpetuo scelto da Dio per rappresentare il suo patto eterno con il suo popolo. La lieta osservanza di questo tempo sacro, da tramonto a tramonto, è una celebrazione dell’opera creatrice e redentrice di Dio (cfr. Gn 2:1-3; Es 20:8-11; Lc 4:16; Is 56:5,6; 58:13,14; Mt 12:1-12; Es 31:13-17; Ez 20:12,20; Dt 5:12-15; Eb 4:1-11; Lv 23:32; Mc 1:32).



La gestione cristiana della vita Noi siamo gli amministratori di Dio che ci ha affidato tempo e opportunità , capacità e beni, ricchezze dalla natura e sue risorse. Noi siamo responsabili nei suoi confronti del loro giusto uso. Riconosciamo la sovranità di Dio mediante un leale servizio, offerto a lui e ai nostri simili, restituendo la decima e dando le offerte per la proclamazione del Vangelo e per il sostentamento e lo sviluppo della sua chiesa. L’amministrazione è un privilegio offertoci da Dio per coltivare l’amore e riportare la vittoria sull’egoismo e l’avarizia. L’amministratore cristiano si rallegra delle benedizioni che gli altri ricevono come risultato della sua fedeltà (cfr. Gn 1:26-28; 2:15; 1 Cr 29:14; Ag 1:3-11; Ml 3:8-12; 1 Cor 9:9-14; Mt 23:23; Rm 15:26,27).

Uno stile di vita cristiano Siamo invitati a essere un popolo santo che pensa, sente e agisce in armonia con i principi del cielo. Affinché lo Spirito possa ricreare in noi il carattere del nostro Signore, dobbiamo impegnarci soltanto in ciò che produrrà nella nostra vita purezza cristiana, salute e gioia. Questo significa che cercheremo di conformare i nostri divertimenti e i nostri svaghi ai più elevati principi di gusto e bellezza cristiani. Pur riconoscendo le differenze culturali, il nostro modo di vestire deve essere improntato alla semplicità , alla modestia e all’ordine, consono con il modo di vivere di coloro la cui vera bellezza non consiste nell’ornamento esteriore, ma in quello duraturo di uno spirito quieto e gentile. Ciò significa anche che, siccome i nostri corpi sono il tempio dello Spirito Santo, dobbiamo averne cura in modo intelligente. Oltre a un adeguato esercizio fisico e al riposo, dobbiamo adottare la dieta più sana possibile e astenerci dai cibi impuri indicati nelle Scritture. Poiché le bevande alcoliche, il tabacco e l’uso irresponsabile di droghe e narcotici sono dannosi al nostro corpo, dobbiamo astenercene. Al contrario dobbiamo impegnarci in ciò che aiuta i nostri pensieri e i nostri corpi ad essere in armonia con l’insegnamento di Cristo, che desidera la nostra salute, la nostra gioia e il nostro bene (cfr. Rm 12:1,2; 1 Gv 2:6; Ef 5:1-21; Fil 4:8; 2 Cor 10:5; 6:14-7:1; 1 Pt 3:1-4; 1 Cor 6:19,20; 10:31; Lv 11:1-47; 3 Gv 2).

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