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RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI

  • Immagine del redattore: Dudau Ioan
    Dudau Ioan
  • 24 gen 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

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Francesco Zenzale – “Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e combatte con giustizia. I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui. Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio. Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell’ira ardente del Dio onnipotente. E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: Re dei re e Signore dei signori” (Apocalisse 19:11-16).

La seconda parte del capitolo XIX dell’Apocalisse ci descrive la venuta trionfale di Cristo Gesù investito della sua regalità. Gesù ritorna nella sua potenza per dare il premio a coloro che lo aspettano (Ebrei 9:27-28). Per permettere il suo ritorno il cielo stesso si apre, annunciando la redenzione finale.

Lo sguardo del profeta “orientato oltre l’angelo stesso, vede ‘il cielo aperto’ (19:11). Finora, dal cielo venivano solo delle voci o degli angeli; la visione di questo spazio restava limitata. Solo talvolta, la visione parlava di una ‘porta aperta’ (4:1) oppure di ‘un tempio aperto’ (11:19; 15:5). Per la prima volta essa descrive il ‘cielo aperto’. La rivelazione vuole essere completa e generosa: gli occhi si perdono nell’infinito del regno celeste. Su questo orizzonte allargato appare un cavallo bianco che ci riporta all’ultima campagna militare di Dio”

 
 
 

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